F.A.Q.: tutto quello che vorresti sapere sui capelli
Dott.ssa Fernanda Petrone | Farmacista
Quanto spesso devo tagliare i capelli? Quanto spesso devo lavarli? Ma la permanente li rovina? Tante domande a cui spesso non è semplice trovare una risposta chiara e precisa.
In questo articolo, abbiamo raccolto per te domande e, soprattutto, risposte sui capelli, sui trattamenti a cui sottoporli e su come prendersene cura.
Cominciamo!
#1 Con che frequenza andrebbero lavati i capelli?
Uno dei dubbi più frequenti è quello legato alla frequenza della detersione. Facciamo chiarezza.
Fino a 15-20 anni fa si riteneva che per avere un cuoio capelluto sano fosse opportuno lavare i capelli ogni 7-15 giorni per evitare un’eccessiva secrezione di sebo, responsabile di un aspetto poco gradevole della chioma.
Successivamente, è stato dimostrato che la frequenza con la quale vengono lavati i capelli non influenza la produzione di sebo.
In ogni caso, il numero di lavaggi a settimana a cui vanno sottoposti i capelli va valutato a seconda della tipologia del capello stesso.
Per i capelli secchi o normali si consiglia almeno un lavaggio a settimana, mentre per i capelli grassi anche 2 o 3, a patto che si scelga la tipologia di shampoo più idonea al tipo di capello.
#2 Sciacquare i capelli con aceto è davvero utile?
La tecnica del risciacquo con l’aceto ha origini storiche e deriva dal fatto che un tempo si lavavano i capelli con saponi aventi un PH basico, intorno a 10, mentre il PH del cuoio capelluto è circa 5,5.
La risciacquatura con l’aceto (sostanza acida, avente quindi un PH basso) ristabiliva l’equilibrio del cuoio capelluto ed evitava irritazioni o rossori, derivanti dall’uso di un prodotto troppo alcalino (ovvero con un PH troppo alto).
Non solo, sciacquando il sapone con l’acqua, che contiene tracce di calcio, si favoriva la formazione, nei capelli, di piccoli precipitati biancastri o “saponate di calcio”, insolubili nell’acqua. Il risciacquo con l’aceto aiutava a rendere questi precipitati solubili, facendoli scomparire.
Con gli shampoo attuali, che non hanno più un PH così alcalino e non formano più “saponate di calcio”, il risciacquo con aceto potrebbe sembrare inutile, ma non è così. L’aceto è ancora un toccasana per i capelli, soprattutto se stressati e indeboliti da agenti atmosferici.
Pur esistendo shampoo, balsami e maschere in quantità per ogni tipo di capello, spesso i prodotti del supermercato contengono siliconi e altre sostanze che, a lungo andare, rendono i capelli sfibrati e deboli.
Il risciacquo con aceto è ottimo per liberare i capelli da inquinamento, cloro, calcare presente nell’acqua, e da tutte le sostanze nocive contenute nei detergenti.
In particolare, si consiglia di utilizzare l’aceto di mele perché ha un PH acido, tra il 4 e il 5, in grado di ammorbidire il fusto del capello che diventerà subito molto più liscio al tatto.
#3 I capelli devono essere tagliati spesso?
La risposta è no; tagliare spesso i capelli non porta nessun vantaggio. Il ciclo di vita dei capelli è costituito da 3 fasi: anagen, catagen e telogen, in base ai quali i capelli nascono, crescono e muoiono. Ma che non sono assolutamente influenzate dal taglio del parrucchiere.
Questo non significa che i capelli non vadano tagliati. Nel caso in cui siano presenti doppie punte o di capelli danneggiati, è consigliabile spuntare i capelli, per rafforzarli o evitare che le doppie punte possano estendersi a tutta la lunghezza del capello.
#4 La permanente rovina i capelli?
La permanente è un trattamento di lunga durata che permette di rendere i capelli ricci e vaporosi, attraverso l’applicazione di appositi prodotti alcalini.
In generale, se hai capelli normali e non particolarmente grassi – se eseguita con professionalità – la permanente non dovrebbe rovinare i tuoi capelli.
Tuttavia, è sconsigliata la permanente se si hanno capelli troppo fragili, che si spezzano facilmente, danneggiati e anche durante la convalescenza e la gravidanza.
Occorre scegliere quella più adatta alla qualità dei tuoi capelli e non esigere dal parrucchiere che essa tenga per troppo tempo, perché lo obbligheresti ad usare un sistema troppo forte che potrebbe rovinare i tuoi capelli.
#5 Si possono tingere i capelli dopo una permanente?
I capelli già trattati con una permanente possono tranquillamente essere tinti ma sarebbe opportuno lasciar passare 15 giorni tra una colorazione e una permanente, per evitare di stressare e indebolire eccessivamente i capelli.
In ogni caso, dopo ogni trattamento aggressivo come permanente o decolorazione, cerca sempre di nutrire i tuoi capelli con prodotti che agiscano delicatamente e in profondità.
#6 A seconda del tipo di capello cambia il tipo di spazzola da utilizzare?
Erroneamente si tende a pensare di potere utilizzare una spazzola per tutti i tipi di capelli, ma così non è.
I capelli hanno bisogno di costante attenzione e cura per poter splendere al meglio, e la stessa attenzione e importanza che dedichiamo alla scelta dello shampoo e del balsamo, la merita la scelta della spazzola.
La prima distinzione fondamentale va fatta sul tipo di spazzola da utilizzare sui capelli asciutti e sui capelli bagnati. Premettendo che è preferibile sempre pettinare i capelli da asciutti onde evitare di spezzarli, sotto la doccia, per pettinarli da bagnati, è consigliabile utilizzare un pettine dai denti larghi, partendo dalle punte e risalendo fino alle radici.
Ulteriore distinzione va quindi fatta per i capelli sottili e fragili, dove si consiglia una spazzola in legno dai dentini morbidi. Mentre per i capelli ricci, l’unico rimedio è un bel pettine a denti larghi usato sui capelli ancora bagnati!
#7 L’acqua ricca di cloro della piscina causa la perdita dei capelli?
Assolutamente no! Il cloro presente nelle piscine non è responsabile della caduta dei capelli. Questo non significa che non abbia effetti sulla nostra chioma: è sicuramente causa di un indebolimento del capello stesso e della formazione di doppie punte.
Come fare, dunque, per evitare gli spiacevoli effetti del cloro?
Sono molti i metodi per difendere i capelli dal cloro prima di immergerti in acqua, ad esempio, applica su tutta la lunghezza dei capelli uno spray o maschera a base oleosa, in grado di creare un film protettivo sui capelli e di proteggerli quindi dall’azione nociva del cloro.
#8 Quanto tempo vive un capello?
Il ciclo vitale dei capelli è un argomento complesso, spesso poco approfondito, ma che vale la pena conoscere per comprendere a fondo le esigenze dei capelli e le cure necessarie.
In generale, la vita dei capelli è composta da tre fasi principali: anagen, catagen e telogen, in base ai quali i capelli nascono, crescono e muoiono.
La chioma è un organo vitale a tutti gli effetti e come tale ha bisogno di grande cura.
Il ciclo completo può avere una durata variabile in base alla “posizione” dei capelli sulla testa: i capelli della sommità della testa e della nuca hanno una vita di 5-6 anni; quelli della fronte e delle tempie, invece, da 2 a 4 anni.
Al termine di questo periodo, il capello si stacca dalla papilla e cade. I capelli caduti sono rimpiazzati da nuovi capelli che hanno origine dalla stessa radice; i nuovi capelli dovranno essere ugualmente folti e raggiungere la stessa lunghezza di quelli vecchi.
Dubbi sui capelli: con le nostre risposte non ti sorgeranno più
Abbiamo raccolto in questo articolo le risposte ai dubbi più frequenti in materia di capelli: dall’efficacia dei trattamenti al ciclo vitale della chioma.
In generale, è sempre bene conoscere a fondo i capelli, la loro natura e struttura per essere in grado di prendersene cura al meglio e per evitare errori che potrebbero danneggiarli.
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