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Forfora o pidocchi? Scopri le differenze per distinguerli!

Gli esperti di OK Salute e Benessere | Dermatologia clinica e allergologica

5 MIN Come avere una barba folta, sana e curata

Scopri come distinguere la forfora dalle lendini dei pidocchi e prenderti cura dei tuoi capelli nel modo adatto.

Se senti un fastidioso prurito in testa e hai la cute irritata, forse c’è qualche problema in vista. Se guardandoti allo specchio noti qualcosa di bianco tra i capelli, potrebbe trattarsi di forfora o dipidocchi.

Entrambi questi problemi, infatti, causano fastidi piuttosto simili e, anche a prima vista, le squame di forfora si possono confondere con le uova dei pidocchi o lendini.

Ecco allora qualche indicazione utile per distinguere le lendini dalla forfora. Capire tempestivamente di cosa si tratta ti permette di intervenire subito e di scegliere il trattamento più indicato per risolvere il problema alla radice e in modo definitivo.

Come riconoscere le lendini dalla forfora

A prima vista può capitare di confondersi tra forfora e pidocchi, soprattutto perché i sintomi causati da questi fastidiosi problemi sono piuttosto simili.

Eppure, ci sono alcune differenze che ti consentono di distinguerli, in particolare, quando i pidocchi sono presenti ancora in forma di lendini, ovvero come piccole uova che devono ancora liberare le piccole bestioline saltellanti.

Devi sapere prima di tutto che i pidocchi infestano soprattutto le teste dei bambini che vivono in comunità, asilo o scuola. Un vero incubo per mamme e papà!

Inoltre, devi essere anche consapevole che i pidocchi non sono un indice di scarsa igiene.

Al contrario, sembra che le loro uova attecchiscano più facilmente sui capelli puliti e, in particolare, determinate condizioni del sebo risulterebbero più appetibili per le tanto odiate bestioline.

La forfora, invece, è una patologia che colpisce soprattutto i maschi a partire dalla pubertà.

Si manifesta con scaglie bianche e secche che si sviluppano alla base dei capelli, e si definisce come una problematica multifattoriale causata da alterazioni ormonali, stress, alimentazione ma anche la presenza di Malassezia furfur, un fungo normalmente presente sul cuoio capelluto che si attiva quando la produzione di sebo aumenta.

Per risolvere i fastidi causati da questo fungo, è utile usare prodotti farmacologici a base di Ketoconazolo, un principio attivo che agisce direttamente sul fungo e che non può però essere utilizzato per più di 6 settimane. È quindi fondamentale, a fine trattamento, utilizzare uno shampoo specifico anti-forfora per il mantenimento.

La linea shampoo RestivOil Antiforfora (Complex, Complex C.S. e Zero Forfora) è la perfetta soluzione anche come shampoo di mantenimento dopo trattamenti a base di Ketoconazolo.

Detto ciò, torniamo al focus di questo articolo: ossia, come distinguere le lendini dalle scaglie di forfora? Scopriamolo insieme!

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riconoscere pidocchi

Si staccano facilmente?

Il segnale di allarme, come abbiamo detto, è il prurito in entrambi i casi, ma per escludere che si tratti di forfora la prima prova che puoi fare è scuotere la testa e verificare se le squame bianche si staccano facilmente dai capelli o meno.

Se cadono, certamente si tratterà di forfora; se, invece, rimangono ancorate ai capelli, probabilmente si tratta di lendini dei pidocchi.

Sono distribuite uniformemente?

Le uova dei pidocchi vengono fissate a ogni singolo capello, di solito alla base e si concentrano soprattutto sulla nuca, sulle tempie e dietro le orecchie.

La forfora, invece, è distribuita più uniformemente tra i capelli.

Sulla cute o sui capelli?

Le lendini aderiscono al fusto del capello e spesso lo inglobano. La forfora, invece, si trova sia sul cuoio capelluto che tra i capelli.

Che aspetto hanno?

Le lendini di pidocchio si riconoscono perché hanno una forma regolare, tonda, e con un tipico aspetto opalescente-trasparente. Sono infatti dei piccoli ovali, della grandezza di 3-8 millimetri. Sono di colore giallastro o grigio quando sono ancora piene, mentre quelle già schiuse hanno un colore bianco.

Le squame di pelle secca, causate dalla forfora, sono invece di dimensioni diverse le une dallaltra e sono di colore bianco tendente al giallo.

Hai fatto la prova del pettine?

Quando pettini i capelli in presenza di forfora puoi notare scaglie di pelle secca tra i denti del pettine.

Per rimuovere le uova di pidocchio, invece, un comune pettine non è sufficiente. Ne serve uno con i denti particolarmente fitti, in grado di raggiungere praticamente ogni singolo capello.

Prurito o irritazione intensa?

Quando hai la forfora, la cute molto secca o grassa determina un forte prurito e spesso grattando la cute le squame finiscono sotto le tue unghie.

Con i pidocchi, soprattutto nel caso in cui le uova siano già schiuse, la sensazione è di avere qualcosa di strisciante sul cuoio capelluto.

Il pidocchio infatti genera una irritazione intensa a cui è difficile resistere. Nello specifico, inietta una specie di “veleno” urticante che favorisce la comparsa di prurito anche dopo molti giorni dallinfestazione.

Il prurito è sedato da una sostanza anestetizzante presente nella saliva del pidocchio che mimetizza il problema allo stadio iniziale.

Arriverà però il momento in cui il prurito diventa insopportabile, quando ormai la testa è stata ben “colonizzata” e l’effetto della saliva via via svanisce facendo spazio a una specie di reazione “allergica”.

Maschio o femmina?

La forfora colpisce soprattutto gli uomini perché hanno ghiandole sebacee più grandi, mentre i pidocchi sono più frequenti tra le donne perché portano generalmente i capelli più lunghi e probabilmente perché il loro cuoio capelluto è più portato a creare le condizioni di “appetibilità” per questi piccoli parassiti.

Forfora o pidocchi? L’importante è non perdere la testa

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trattamento pidocchi forfora

Una volta capita l’origine del problema, è più facile ricorrere ai rimedi giusti per debellarlo.

La forfora è una condizione infiammatoria della pelle che colpisce il cuoio capelluto ed è molto comune.

Abbiamo visto che le cause possono essere molteplici ma è importante sapere che il turnover che permette alla pelle di rinnovarsi viene accelerato in caso di forfora favorendo la desquamazione.

Risulta quindi importante scegliere uno shampoo antiforfora di supporto per favorire il riequilibrio del cuoio capelluto in continuo rinnovamento.

I pidocchi sono invece dei parassiti che causano una vera infestazione. È piuttosto comune tra i bambini, perché per diffondersi c’è bisogno di un contatto diretto.

Non è necessario che il contatto avvenga con una persona già affetta da pediculosi, ma è sufficiente entrare in contatto con indumenti, tessili e superfici contaminati, anche se è più raro.

I pidocchi, infatti, hanno il vizio di passare per contatto da una persona all’altra e tra oggetto (indumenti, lenzuola, spazzole, ecc.) e l’uomo dato che possono rimanere vitali per molto tempo, anche fino a 3 giorni, al di fuori del cuoio capelluto!

Per eliminare i pidocchi sono necessari dei trattamenti antiparassitari specifici. Questi contengono composti abbastanza aggressivi e quindi è importante dopo la disinfestazione rinforzare il capello con uno shampoo nutriente o, se il cuoio capelluto è particolarmente irritato, anti-prurito e irritazione. In aggiunta, è utile ripristinare l’equilibrio del cuoio capelluto, ad esempio con uno shampoo sebo-riequilibrante.

Per la prevenzione dei pidocchi potrebbero essere utili oli essenziali, anche in lozione, come quello di timo, neem o altri che sembrerebbero emanare un odore sgradito ai piccoli parassiti.

In ogni caso, il controllo di tutta la famiglia è il modo migliore per prevenire la pediculosi quando si presenta il rischio. Le scuole, ad esempio, segnalano sempre la presenza di casi nella propria comunità.

Che si tratti di forfora o pidocchi, la cosa essenziale è non perdere la testa. In entrambi i casi, ci sono prodotti specifici che possono risolvere la situazione e far tornare i tuoi capelli o quelli dei tuoi cari al loro splendore naturale e in condizioni di benessere, senza fastidiosi pruriti e irritazioni.

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